L’Arte e la Scienza della Mindfulness
Inserito da Enrico Prosperi il 23/05/2013, nella categoria Recensioni
L’Arte e la Scienza della Mindfulness
S. L. Shapiro, L. E. Carlson, L’Arte e la Scienza della Mindfulness, Piccin Padova 2013
Recensione a cura di Enrico Prosperi
Negli ultimi anni sono stati pubblicati molti libri sulla mindfulness e sulle sue applicazioni. Il testo scritto da Shauna Shapiro e Linda Carlson è un brillante viaggio nel mondo conosciuto, ma anche in quello meno esplorato, della mindfulness. Le autrici muovono il primo passo di questo viaggio proponendo i tre elementi che caratterizzano la mindfulness: l’intenzione (il perché si pratica), l’attenzione e l’attitudine. Il passo successivo indaga come la mindfulness si integra nel lavoro terapeutico attraverso tre strade: la pratica personale (“terapeuta mindful”), la “psicoterapia improntata alla mindfulness” e la “psicoterapia basata sulla mindfulness”.
Alcune caratteristiche del “terapeuta mindful” favoriscono la relazione terapeutica e i possibili risultati di una terapia: l’attenzione, il calore umano, la gentilezza, l’empatia, la capacità di sintonizzarsi con gli altri e di regolare le proprie emozioni. Queste dovrebbero essere un bagaglio personale di ogni terapeuta che vuole svolgere bene il proprio lavoro. Training di mindfulness sembrano aiutare i terapeuti a sviluppare le qualità sopraelencate.
Le autrici approfondiscono i concetti della psicologia buddhista di impermanenza, accettazione, consapevolezza, curiosità e interdipendenza, essenziali nelle “terapie improntate alla mindfulness”.
Successivamente è fatta una disamina sulle attuali “terapie basate sulla mindfulness” che insegnano ai pazienti come coltivare personalmente la pratica della consapevolezza. Oltre alle conosciute Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) e Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT), sono presentate la Mindfulness Based Eating Awareness Training (MB-EAT), la Dialectal Behavior Therapy (DBT) e la Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Il manuale analizza gli interventi di mindfulness sulle popolazioni cliniche per la salute mentale e fisica e spiega i possibili meccanismi d’azione che rendono utile la mindfulness. La capacità di “interrompere abitudini mal adattive automatiche”, l’identificazione di valori personali da seguire, la capacità di sviluppare maggiori flessibilità emotive, cognitive e comportamentali sono i meccanismi, proposti dalle autrici, in grado di promuovere dei cambiamenti in chi pratica terapie basate sulla mindfulness.
Interessanti spunti di riflessione emergono sull’utilità della mindfulness per gli operatori della salute e per chiunque voglia coltivare qualità psicologiche positive.
Il manuale offre molte idee non solo per la ricerca clinica ma anche per tutti i professionisti della salute che, attraverso la cura di sé, possono prevenire il burnout e “diventare più abili nel prendersi cura degli altri.