Non esiste uno solo tipo di movimento in grado di determinare conseguenze positive nell’organismo. E’ importante aiutare il singolo soggetto ad individuare l’attività fisica aerobica che maggiormente lo stimoli in termini edonistici.

 

Non è più una novità che l’attività fisica aumenti e favorisca il benessere mentale. Gli effetti del movimento sulla nostra mente sono stati ampiamente studiati nel corso degli ultimi anni. E’ stato abbondantemente dimostrato come l’attività fisica determini effetti positivi sull’organismo anche quando praticata sporadicamente, gli effetti si moltiplicano quando vengono seguiti programmi di esercizio fisico strutturati e duraturi.

A beneficiare del movimento, oltre al peso corporeo, al sistema muscolo-tendineo-scheletrico e ai parametri vitali e metabolici, sono molti aspetti che riguardano il sistema nervoso. Quando si intraprende una qualunque attività fisica, in particolar modo se di tipo aerobico (quindi di media intensità e protratta nel tempo), si assiste ad un miglioramento del tono dell’umore e del ritmo sonno-veglia e ad una riduzione dei livelli d’ansia; migliorano le funzioni cognitive (quali ad esempio la memoria, l’attenzione, la concentrazione, la programmazione, il giudizio, la risoluzione di problemi) in termini sia di potenziamento che di prevenzione. E’ per questo motivo che programmi strutturati di attività fisica vengono sempre più proposti nei bambini e negli anziani. Per quest’ultimi si è visto che l’esercizio fisico è in grado di ridurre il rischio di demenza.

Un ultimo aspetto, sicuramente da non sottovalutare, è l’aumento dei livelli di autostima al quale si assiste in persone che effettuano regolarmente attività fisica. Questo determina l’innescarsi di un potente circolo virtuoso che ha, come conseguenza sottostante, un miglioramento globale della qualità della vita.

L’aspetto sicuramente più interessante emerso dagli ultimi studi riguarda il tipo di attività fisica effettuato. E’ stato dimostrato che si ottengono maggiori effetti quando si intraprende un’attività che piaccia a chi la svolge. Non bisogna dunque, come curanti, procedere per “prescrizioni” rigide alle quali il paziente è tenuto ad attenersi.

Non esiste uno solo tipo di movimento in grado di determinare conseguenze positive nell’organismo. E’ importante aiutare il singolo soggetto ad individuare l’attività fisica aerobica che maggiormente lo stimoli in termini edonistici. Ad ognuno il suo, in poche parole.

 

Dott.ssa Mary Frances Calabria

Medico - Chirurgo

 

Bibliografia:

 

Biddle S. 2016, Physical activity and mental health: evidence is growing World Psychiatry , Jun; 15(2): 176–177.