L’Educazione Terapeutica è un viaggio esperienziale che coinvolge attivamente l’operatore sanitario ed il paziente, ognuno alla ricerca dei propri significati per vivere una vita degna di essere vissuta.

 

Il 40% della popolazione italiana soffre di almeno una malattia cronica e un ulteriore peso per il malato è lo stigma vissuto o percepito. Una persona malata deve gestire non solo gli aspetti medici della malattia ma anche la conseguente dimensione psicologica e i cambiamenti che la patologia determina nei diversi aspetti della vita (familiari, lavorativi, relazionali, ricreativi, sportivi, sessuali, ecc.).

Cosa si intende per Educazione Terapeutica? La definizione dell’OMS

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1998 aveva scritto un documento riguardante l’Educazione Terapeutica del Paziente (ETP), definendola un intervento continuo, strutturato e interdisciplinare per la cura delle malattie croniche (diabete, obesità, malattie cardiovascolari, malattie gastroenterologiche, malattie mentali, tumori, ecc.) che necessita di operatori sanitari adeguatamente formati. L’ETP non sostituisce altri interventi, come ad esempio quelli farmacologici, ma li integra attraverso un miglioramento dello stile di vita.

Un aspetto essenziale dell’Educazione Terapeutica del Paziente è offrire una cura che sia centrata sulla persona e quindi in grado di essere di supporto, rispettosa, compassionevole, in grado di riconoscere le fragilità e i punti di forza delle persone. Richiede la capacità di riconoscere cosa davvero vuole il paziente, perché se è vero che essere curato è prioritario, chi soffre vuole anche essere ascoltato, capito, creduto, informato, rassicurato, accompagnato. Per far questo dobbiamo essere interessati all’altro, ascoltandolo attentamente senza giudicare, senza dare nulla per scontato, pronti a cogliere anche i segnali non verbali. Dobbiamo aiutare le persone a riconoscere e a saper esprimere le proprie emozioni, ma dobbiamo anche saperle validare, attribuendo quindi un fondamento di verità a ciò che la persona prova e pensa.

Educazione Terapeutica e OMS: verso una visione integrata della cura al paziente

 

Venticinque anni dopo (Novembre 2023), l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha scritto un nuovo documento sull’ETP, considerandola essenziale per migliorare i quadri clinici e la Qualità di Vita, ma soprattutto per permettere alle persone con una malattia di raggiungere il loro pieno potenziale, soddisfacendo i tre pilastri dell’Evidence Based Medicine: i migliori studi di efficacia, l’esperienza del clinico e i valori e bisogni del paziente.

L’ETP prevede interventi che mirano a modificare lo stile di vita, condizione essenziale per la prevenzione e la gestione delle malattie croniche (Oldenburg, 2010; Sadiq 2023), ma soprattutto per migliorare la Qualità di Vita.

Lo stile di vita è però un puzzle complesso composto da diversi fattori quali l’alimentazione, l’attività fisica, le relazioni interpersonali, le abitudini voluttuarie, il sonno, la capacità di gestire lo stress e le emozioni, l’utilizzo che si fa del proprio tempo libero e delle tecnologie, un buon contatto con la propria spiritualità, una maggiore accettazione di sé, una capacità di essere gentili verso se stessi e gli altri e una consapevolezza dei propri valori. (Prosperi 2021).

Per aiutare i pazienti a migliorare il proprio stile di vita e quindi aiutarli in un vero processo di crescita e cura, è necessario che un servizio che si occupi di malattie croniche abbia nel suo organico le diverse figure professionali, come medici, psicologi, infermieri, nutrizionisti, fisioterapisti, educatori, ecc., tutte adeguatamente formate nell’Educazione Terapeutica del Paziente e tutte disponibili a portare le proprie competenze specialistiche e a integrarle con quelle degli altri. Una formazione sull’ETP effettuata insieme dai diversi membri di una equipe interdisciplinare, favorirebbe la comprensione delle metodologie da utilizzare, produrrebbe un linguaggio comune e consentirebbe la messa in pratica di quanto appreso nei servizi.

Ogni operatore dovrebbe non solo avere adeguate conoscenze (Sapere) ma anche competenze (Saper Fare), integrando il tutto con le proprie attitudini e valori (Saper Essere).

Se vogliamo davvero prenderci cura di una persona e non solo della sua malattia dobbiamo passare da una medicina prescrittiva ad una partecipativa, favorire nel paziente la capacità di scelta e una maggiore consapevolezza.

L’Educazione Terapeutica è un viaggio esperienziale che coinvolge attivamente l’operatore sanitario ed il paziente, ognuno alla ricerca dei propri significati per vivere una vita degna di essere vissuta.

 

 

Dott. Enrico Prosperi

Medico Chirurgo Specialista in Psicologia Clinica

Presidente Società Italiana di Educazione Terapeutica

© 2024

 

Bibliografia

 

Oldenburg, B., Absetz, P., & Chan, C. K. Y., 2010, Behavioral interventions for prevention and management of chronic disease. Handbook of Behavioral Medicine: Methods and Applications, 969–988.

Prosperi E., Educazione Terapeutica, 2021, Guida pratica per la cura dell’Obesità e del Binge Eating Disorder, Edizioni Galton

Sadiq, I. Z. 2023, Lifestyle medicine as a modality for prevention and management of chronic diseases. Journal of Taibah University Medical Sciences, 18(5), 1115–1117.

World Health Organization, 1998, Therapeutic patient education: continuing education programmes for health care providers in the field of prevention of chronic diseases: report of a WHO working group

World Health Organization, 2023, Therapeutic patient education: an introductory guide