Bergeret sottolinea che il tossicomane ha sofferto nel corso del suo sviluppo di delusioni precoci, continue e ripetute, nelle sue relazioni primitive fondamentali; secondo questo Autore la tossicomania ha una funzione difensiva e di pseudo-regolazione rispetto ad una struttura psichica patologica sottostante.
Bergeret (1982, 2001) sottolinea che il tossicomane ha sofferto nel corso del suo sviluppo di delusioni precoci, continue e ripetute, nelle sue relazioni primitive fondamentali e questo fa sì che la capacità di elaborazione secondaria e di utilizzazione del registro fantasmatico, simbolico, diviene inefficace; per tali motivi il passaggio all’atto diviene l’unica modalità di soddisfazione dei bisogni, che nel tossicodipendente sono essenzialmente di natura autoerotica e si esprimono con segno aggressivo o autoaggressivo.
Secondo questo Autore non esiste una struttura di personalità specifica per la tossicodipendenza che possiamo ritrovare, sia pure in percentuale diversa, nei tre grandi raggruppamenti psicopatologici: nelle forme di tossicomania legate ad una struttura nevrotica, l’attaccamento problematico e conflittuale all’oggetto edipico e la delusione provocata da questo portano alla dipendenza da un oggetto sostitutivo;
nei tossicomani con un funzionamento mentale di tipo psicotico la dipendenza da sostanze costituisce una difesa comportamentale contro una evoluzione nel delirio oppure una giustificazione per spiegare una follia già esistente; nei soggetti con struttura borderline, che è la categoria più frequente, la crisi evolutiva dell’adolescenza non può essere integrata a causa della difficoltà di accedere a livello immaginario ad un oggetto occultato perché investito da affetti negativi, rimanendo così in una pseudo latenza interminabile caratterizzata da una relazione con un oggetto lontano, non utilizzabile, che deve essere rimpiazzato da un altro oggetto parziale, come la sostanza d’abuso.
Secondo Bergeret la tossicomania ha quindi una funzione difensiva e di pseudo-regolazione rispetto ad una struttura psichica patologica sottostante.
 
 
                  BIBLIOGRAFIA:

--Bergeret J., Fain M., Bandelier M.  (1982) Le psychanalyste à l’écoute du toxicomane, Dunod, Paris (trad.it.:Lo psicoanalista all’ascolto del tossicomane, Borla, Roma, 1983);

--Bergeret J. (2001) Chi è il tossicomane. Tossicomania e personalità, Dedalo.
 
 
                                     Massimo Guido
                      Medico Psichiatra Az. U.S.L. Roma F
                      Psicologo Clinico
                      Psicoanalista Società Psicoanalitica italiana

 

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