• Rossi coglie nel comportamento del tossicomane l'aspetto emotivo della nostalgia, ma di una nostalgia perversa che caratterizza una melanconia immobile senza possibilità di elaborare il lutto e di riconoscere la perdita originaria.
  • Olievenstein ha definito una interpretazione della tossicomania sulla base di una casistica di circa 12000 assuntori di droga e tossicomani presso il Centro medico Marmottan di Parigi e di un riferimento alla clinica fenomenologica e alla psicoanalisi; questo Autore individua in quello che Lacan definisce stadio dello specchio un incidente, una frattura che segnerà la vita del futuro tossicomane.
  • Kohut, nell'ambito della Psicologia del Sé, ha fornito un importante contributo alla comprensione psicodinamica della tossicomania che questo Autore include nell'ambito dei disturbi narcisistici di personalità; persone che svilupperanno in seguito un comportamento di dipendenza da sostanze d'abuso hanno sofferto di disturbi molto precoci nell'infanzia.
  • Rado si è interessato specificamente della tossicodipendenza introducendo delle modifiche ai concetti psicoanalitici espressi dagli autori precedenti e da Freud. Rosenfeld, autore di orientamento kleiniano, considera la tossicodipendenza correlata all’esistenza di traumi precoci nello sviluppo e al mancato raggiungimento nei primi anni dell’infanzia di una compiuta relazione oggettuale.
  • La letteratura psicoanalitica fino agli anni sessanta si è interessata essenzialmente dell’alcoolismo, mentre troviamo relativamente pochi contributi sulle altre tossicomanie. Freud, nella lettera a Fliess del 1897, considera la tossicodipendenza come un mezzo per compensare o sostituire il piacere sessuale; nei Tre saggi sulla teoria sessuale del 1905 Freud considera le caratteristiche reg...